Negli anni Settanta, il baseball nei manga era dominato dal suo capostipite "Kyojin no Hoshi" (Tommy la stella dei Giants), caratterizzato da atletismo, tenacia e passionalità, elementi che ben rappresentano il genere fumettistico del supokon manga (unione delle parole sport e konjō, ovvero temperamento o tenacia). Tuttavia, alla fine di quel decennio, Mitsuru Adachi introdusse una rivoluzionaria e spensierata prospettiva nel genere, denominata "shōri ni kodawaranai yakyū" (baseball liceale non ossessionato dalla vittoria), che ebbe il merito storico di soppiantare definitivamente la corrente precedente. Con "Touch", Adachi presentò una storia innovativa e diversa, rompendo con i canoni del supokon manga.
Inoltre, essendo un grande appassionato di rakugo (monologo comico giapponese), Adachi inserì in "Touch" una componente parodistica che apportò un tocco di leggerezza a tutto il genere supokon, aggiungendo un elemento di umorismo e divertimento alla storia.
Nelle pagine del manga "Touch", c'è un esempio interessante: quando Tatsuya visita per la prima volta lo stadio Kōshien, si trova di fronte a quattro presunti rivali, desiderosi di confrontarsi con colui che ha eliminato il grande Nitta del Sumi Kō. Questi antagonisti, come da prassi nei manga sportivi, si presentano con orgoglio elencando le loro abilità sportive e lanciando sfide bellicose. Tuttavia, Tatsuya li liquida con un breve "Totemo oboekiren..." (che potrebbe essere tradotto come "E chi se la ricorda tutta 'sta gente...").
Questa presentazione formale e seria dei rivali era una caratteristica imprescindibile nel rigido e passionale mondo dei manga sportivi. Tuttavia, in "Touch", Adachi la rende oggetto di una brillante parodia, così ben riuscita che molti altri autori smisero quasi del tutto di utilizzare quel cliché nei loro manga sportivi.
Il concetto di sfida e rivincita è considerato sacro nel mondo sportivo giapponese, eppure Adachi sembra divertirsi a smontarlo con ironia. Quando Nitta gli propone un'altra rivincita, Tatsuya risponde con fermezza "Mō ii yo... tsukareru kara." (ovvero "Basta così... o mi stanco sul serio"). Questo tipo di approccio ironico e disinvolto di Adachi ha contribuito a rendere "Touch" un manga unico nel suo genere e ha catturato il cuore dei lettori con il suo stile inconfondibile.
Nell'ultima vignetta di "Touch", si nota il piatto commemorativo del Kōshien in bella mostra nella camera dei gemelli Uesugi, confermando inequivocabilmente la vittoria del Meisei nel torneo di agosto. Nel manga principale, le vicende al Kōshien sono state omesse, ma nel sequel "Touch, Miss Lonely Yesterday. Are kara kimi wa…" possiamo finalmente assistere alla vittoria del Meisei per 3-2 nella finale contro lo Ochi Shōgyō, con Tatsuya che sfodera lanci portentosi che raggiungono i 151 km/h!
Dopo aver ottenuto il diploma e rifiutate le offerte dei professionisti, Tatsuya decide di proseguire gli studi e si iscrive all'università. Interessante notare che una volta che i migliori giocatori lasciano il liceo Meisei, il club di baseball sprofonda nell'anonimato. Riuscirà a ritornare al Kōshien solo sedici anni più tardi, come scopriamo da un appunto lasciato in "Katsu", un altro manga del 2001.
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Nell'ambientazione logistica, era previsto che il Meisei partecipasse alle eliminatorie estive del torneo di Nishi Tōkyō Taikai (raggruppamento di Tōkyō Ovest), ma nella parte finale ci fu un cambiamento, e vennero invece incluse quelle di Higashi Tōkyō Taikai (raggruppamento di Tōkyō Est). Questo perché le famiglie Uesugi e Asakura abitavano nel quartiere centro-orientale di Nerima, e le scuole superiori in quel quartiere sono inserite nel raggruppamento di Higashi Tōkyō.
Un'altra particolarità, che potrebbe sembrare strana considerando la notoria precisione di Adachi, riguarda il calendario sportivo del liceo di Tacchan. Per qualche motivo, nel manga "Touch", il Meisei Gakuen non partecipa alle eliminatorie del Torneo d'Autunno, che sarebbe un'opportunità per ottenere il pass per il Senbatsu di primavera. Nel frattempo, si fa riferimento a una qualificazione al Senbatsu e alla sconfitta in finale del Sumi Kō di Akio Nitta.
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Nella parte superiore del piatto commemorativo che Tatsuya espone in camera si intravede il numero 68, che corrisponde all'edizione del Kōshien del 1986. Inoltre, nel manga è indicato che i gemelli sarebbero nati il 16 giugno di un anno imprecisato. Facendo un rapido calcolo, considerando che Tatsuya ha partecipato al Kōshien al terzo anno di liceo, possiamo dedurre che il suo anno di nascita sia stato il 1968. In Giappone, non essendoci bocciature a scuola, e a meno di un'espulsione, si avanza comunque all'anno successivo fino a ottenere il diploma.
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La vignetta finale col piatto della vittoria |
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Nell'episodio 25 dell'anime, quello tragico della morte di Kazuya, si riscontrano alcune piccole incongruenze. Ad esempio, il capitano occhialuto Kuroki, numero cinque, sale sul monte di lancio per sostituire il giocatore assente. Tuttavia, in un fotogramma successivo, si vede Kuroki di schiena con indosso la casacca numero uno, cioè quella del lanciatore titolare. Inoltre, l'avversario della finale, il Sumi Kō di Nitta (che tuttavia non compare direttamente), indossa un'uniforme con caschetto e under shirt blu pallido, mentre nel proseguo della storia queste diventano rosse.
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Parlando di Akio Nitta: dopo la morte di Kazuya, lo slugger del Sumi Kō rivela di aver deciso di dedicarsi seriamente al baseball dopo aver sfidato il talentuoso lanciatore in una partita all'ultimo anno delle scuole medie. Nitta confessa di aver atteso con ansia l'opportunità di scontrarsi nuovamente con Kazuya alle superiori, e finalmente l'occasione si presenta con la finale delle eliminatorie di prefettura tra Meisei e Sumi Kō.
Purtroppo, come sappiamo, il gemello sfortunato del Meisei non partecipò a quella partita a causa dell'incidente fatale che gli accadde prima dell'incontro. Nel manga, durante quella finale, possiamo vedere furtivamente le formazioni dei due team.
(8) Fujimoto
(9) Sakaki
(3) Katakiri
(1) l’occhialuto Kuroki
(2) il ricevitore Matsudaira
(6) Okawabara
(5) Ishigaki
(7) Mihara
(4) ??? non pervenuto
Ed ecco i nove del Sumi Kō, tra cui avrebbe dovuto esserci Nitta:
(3) Ozaki
(7) Tomizawa
(1) Nojima
(5) Uemura
(8) Yokota
(2) Otake
(4) Eguchi
(9) Shirakawa
(6) Miura
Il terza base e quarto in battuta risulta un certo Uemura. Probabilmente Adachi ha aggiunto a posteriori la storia di Nitta, per risaltare il suo ruolo di rivale predestinato, dimenticandosi di questo particolare precedente.
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Takeshi Yoshida, il piccolo amico-nemico di Tatsuya, è costretto a lasciare il liceo proprio quando la loro rivalità è al culmine, poiché la sua famiglia si trasferisce in Sud America a causa del lavoro del padre. Dopo il suo ritorno in Giappone, Takeshi si iscrive a un'altra scuola, il Sada Shō, e si ritrova ad affrontare il Meisei nel terzo turno delle eliminatorie estive.
Tuttavia, in realtà, gli studenti che tornano da lunghi soggiorni all'estero non possono partecipare alle attività ufficiali del club di baseball fino a quando la Federazione giovanile non ha verificato la loro provenienza e i loro trascorsi sportivi. A volte questa verifica può richiedere anche un anno intero, quindi ciò potrebbe creare ostacoli per Takeshi nel partecipare ai tornei immediatamente dopo il suo ritorno.
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La sfida tra Uesugi e Yoshida |
Nella narrazione di "Touch", alcune scuole che appaiono nei manga di Adachi contemporanei, come "Hiatari Ryōkō" (Questa allegra gioventù) e "Miyuki", fanno la loro comparsa nella storia. Ad esempio, il liceo Seika, la scuola di "Miyuki", è lo stesso che il Meisei affronta e sconfigge al primo turno delle eliminatorie nel primo anno, con Kazuya come lanciatore.
Inoltre, lo stadio in cui si svolgono le eliminatorie regionali in "Touch" è lo stesso stadio in cui gioca anche il liceo Meijō, l'istituto superiore in cui sono ambientate le vicende di "Hiatari Ryōkō". Questi collegamenti tra le diverse opere di Adachi conferiscono un'atmosfera di coesione e continuità al mondo narrativo da lui creato.
Il nome "Nitta" è tratto dall'antico clan dei Nitta, i feudatari che dominavano la zona di Gunma. Mentre il nome "Minami" proviene dal quartiere omonimo di Maebashi, città situata nella prefettura di Gunma. Proprio a Maebashi si trova il liceo Maebashi Shōgyō, frequentato da Mitsuru Adachi durante la sua giovinezza.
Curiosamente, nel 2005, quando il club di baseball del Maebashi Shōgyō si qualificò per la terza volta al Kōshien estivo, Adachi fece il suo ingresso allo stadio per sostenere i colori del suo vecchio liceo. Anche questi dettagli contribuiscono ad arricchire la profondità e l'attenzione ai particolari della storia di "Touch".
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Adachi ripreso dalla Tv durante il Kōshien del 2005. |
La caratterizzazione del fratello minore pigro e indolente sembra essere stata influenzata dal rapporto personale di Adachi con il suo fratello maggiore, Tsutomu, anch'egli mangaka. Questo legame familiare ha probabilmente ispirato la creazione del personaggio nel manga "Touch".
Inoltre, il rapporto conflittuale tra il coach Eijirō Kashiwaba, dall'aspetto intimidatorio da yakuza, e il fratello maggiore, Eichirō, con la sua barba, sembra essere stato plasmato dalla stessa dinamica. Questi elementi personali e le esperienze di vita dell'autore hanno contribuito a rendere i personaggi di "Touch" più realistici e profondi.
Giudizio:
Fattore realistico: leggere un manga disegnato da Mitsuru Adachi significa immergersi in diverse situazioni della vita quotidiana giapponese, e chi è stato in Giappone e segue le sue opere non potrà che confermarlo.
Voto 7,5
Fattore tecnico: in "Touch," ci sono alcune incongruenze nell'attività sportiva del club Meisei che potrebbero risultare evidenti per gli appassionati di baseball.
Rispetto al suo lavoro precedente, "H2", dove Adachi si concentra su varie competizioni, in "Touch" l'attenzione è principalmente rivolta al torneo estivo, tralasciando altre sfide sportive.
Un altro aspetto che merita un'osservazione è la capigliatura dei personaggi maschili, come ad esempio Akio Nitta, che mostrano capelli fluenti e lunghi, cosa poco comune nei giocatori di una squadra di baseball studentesco giapponese.
Voto 6,5
sei una fonte inesauribile di notizie, amico^^
RispondiEliminaanch'io ho sempre trovato strano che l'attività del meisei si limitasse al torneo estivo; penso sia stata una scelta di adachi per rendere più "drammatica" la qualificazione al koshien di tatsuya: meno chances ergo più tensione.
questa scelta però a me non è mai piaciuta e proprio per l'accentuazione della drammaticità.
Sono d'accordo con te. Comunque se ne dev'essere accorto anche Adachi, visto il modo in cui ha coperto adeguatamente la stagione del Senkawa nella sceneggiatura di "H2".
RispondiEliminaHo un'altra curiosità relativa ai manga di Adachi. In ogni suo manga il protagonista è sempre specializzato in lanci da 150km\h o giù di lì, quindi si aprla di un lanciatore di pura potenza, mentre in genere è agli avversari che vengono riservati lanci ad effetto e tattiche meno dirette. Si tratta solo di un vezzo dell'autore o in Giappone la figura dell'atleta che affronta i battitori con lanci diretti e potenti al centro ha una valenza diversa dal lanciatore tattico, che alterna vari tipi di lanci?
RispondiEliminaLiceali capaci di velocità simili sono rari e quei pochi vengono prenotati dai professionisti. Quindi è già di per sé un motivo di differenziazione del personaggio. L'anno scorso Yosei Kikuchi, prima scelta assoluta del draft 2009, ha dimostrato di possedere una palla che viaggiava sui 155 (!) e quest'anno è stato ingaggiato dai Seibu Lions.
RispondiEliminaNon credo nella valenza diversa. A mio parere si riconduce un po' all'esaltazione del concetto di sfida individuale tanto caro da queste parti. Nel senso che se io sono un liceale che possiede una palla che viaggia a 150 o più, ti sfido. Ti dimostro cioè che tu, mio coetaneo, non riesci a ribattermi le dritte e ti sconfiggo moralmente.
Quindi è un po' come dire che i suoi protagonisti sportivamente parlando sono dei "bulli". :D
RispondiEliminaEsatto! In pratica degli individui spacconi che fingono di essere disinteressati, ma invece sono consapevolissimi delle loro qualità sportive e non sopportano di essere battuti. Esempio lampante è il personaggio Hiro di H2 (e anche Tacchan, soprattutto dopo la morte del gemello). Ko di Cross Game sta viaggiando sulla stessa lungheza d'onda. Viene subito etichettato come un "makezugirai", cioè un ostinato al quale non piace perdere e che non gradisce stare dietro al primo.
RispondiEliminaCiao! Grazie per tutte queste informazioni, io adoro Touch! Una precisazione: ad un certo punto scrivi che Katsu è un manga postumo di Adachi...ma Adachi mica è morto! Forse intendevi successivo?
RispondiEliminaOvviamente intendevo successivo. Chissà perché ho scritto postumo... forse avevo in mente Tezuka. Ciao!
RispondiEliminaPiccola precisazione per il punto 2. Al Koshien di primavera ci vanno solo le scuole invitate, non c’è un torneo eliminatorio come per il Koshien estivo. Per il resto gran bell’articolo.
RispondiEliminaGrazie del commento.
EliminaIn effetti, chi concede l'invito alle scuole per il Senbatsu (Koshien di Primavera di marzo) è soltanto la Federazione, ma di fatto hanno il pass assicurato al 99% le scuole che si classificano bene al torneo d'Autunno dell'anno precedente (quelle che, cioè, arrivano fino almeno alle semifinali), quindi almeno 28 squadre su 32 totali.
Quindi il Torneo d'Autunno rappresenta di fatto la competizione per qualificarsi al Koshien di Primavera.
Le ultime 4, come dici tu, sono invitate nel vero senso della parola, indipendentemente dai risultati sportivi.
Prova a dare un'occhiata al post "Scuola e baseball - il calendario": ai punti (3) e (4) spiego come si svolge la "selezione" del Koshien di Primavera.
https://giappone-scuola-baseball.blogspot.com/2020/10/scuola-e-baseball-il-calendario.html
Ciao!
Il fatto che il Meisei --Riuscirà a ritornare al Kōshien solo sedici anni più tardi, come scopriamo da un appunto lasciato in "Katsu", un altro manga del 2001-- ti è stato suggerito da un anonimo che chiedeva se in "Mix" Adachi aveva sbagliato scrivendo che il Meisei era andato al Koshien soltanto una volta facendo anche il raffronto con le scan inglesi e il paragone con l'errore della data di nascita di Hiro in "H2", cambiata per permettere un giochino di assonanze all'autore?
RispondiEliminaLe scan inglesi di Katsu, ho dimenticato di scriverlo...
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaInnanzitutto, grazie per il commento.
EliminaLa news del ritorno del Meisei dopo 16 anni l'avevo ricavata da questo vecchio sito, di cui posto il link (è in giapponese). https://web.archive.org/web/20160311013334/http://www.excite.co.jp/News/reviewbook/20120515/E1337010280942.html?_p=4
La frase in oggetto è questa: "「剛腕、上杉を擁し全国制覇して以来、じつに16年ぶりの甲子園出場」che pressappoco significa "Dopo ben 16 anni dalla conquista del torneo vinto grazie alle prodezze del talentuoso lanciatore Uesugi, il liceo Meisei Gakuen parteciperà (di nuovo) al Kōshien."
Mentre il discorso della data di nascita di Hiro di "H2" è abbastanza noto, lo riporta anche wiki giapponese. Ti incollo il passo: 1月16日生まれ。名前の由来は誕生日の語呂合わせだと比呂自身は語っている。しかし物語当初の誕生日は1月28日だった。後に作者が作中で訂正を発表。Che significa: "Nato il 16 gennaio. Il nome deriva dall'associazione dei suoni dei numeri del compleanno, almeno così afferma lo stesso Hirō. Tuttavia, inizialmente, la data di compleanno del personaggio era indicata come il 28 gennaio. Successivamente, l'autore ha corretto ciò all'interno della storia."
Anni fà mi haivi tradotto le pagine di "Katsu" dal giapponese confermandomi che effettivamente la traduzione italiana e quella delle scan inglesi fatta da me era corretta: ovvero è sbagliato quello che c'è scritto in "Mix".
RispondiEliminaSolo che quel post non lo trovo più.
Sì, adesso mi ricordo! Ti riferisci ai messaggi che ci siamo scambiati nel post "Asobi". Dai un'occhiata a questo: https://giappone-scuola-baseball.blogspot.com/2020/09/asobi.html#comment-form
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