sabato 10 dicembre 2022

Prima di Rex, Superdog Black! (seconda parte)

(continua dal post precedente)

Curiosità
La serie "Superdog Black" è ricordata in Giappone soprattutto per un particolare: l'aver introdotto il neologismo [刑事犬keijiken, cioè "cane detective", da non confondere con la parola [警察犬] keisatsuken, cioè "cane poliziotto", che già esisteva. La nuova parola venne coniata dal produttore del programma, tuttavia non si diffuse nel linguaggio comune e rimase specifica per identificare soltanto questo telefilm.

Altra stranezza tutta giapponese.
Nel 1977 vigevano alcune norme della Legge sugli Standard di Lavoro imposta dagli americani al Giappone al termine della guerra: alle donne, in particolare, era proibito lavorare dopo le nove di sera. Le poliziotte non facevano eccezione.
Per questo, si vede spesso la scena in cui l'ispettore capo o qualche collega maschio ordinano a Yōko e alla collega Yasuko di tornare a casa, anche nel corso di delicate indagini di appostamento notturno (il tema viene accennato in più puntate).
La legge venne modificata nel 1983. Si mormora che, a far cambiare quella norma, giovò l'esplosione definitiva, negli anni Ottanta, dei konbini, i minimarket aperti 24 ore al giorno, tipo 7-Eleven o Lawson, i quali reclamavano sempre più dipendenti. 
La massa del part-time femminile faceva troppo gola per limitarne gli orari di lavoro. 
A facilitare le cose giovò anche il fatto che il Giappone registrava un bassissimo tasso di criminalità. Perciò, le donne potevano rincasare in tutta sicurezza anche a notte fonda.

Riassunto
Lo Hōjō Pet Hotel (Residence per cani Hōjō), un negozio specializzato in cani nella periferia di Tōkyō è gestito da Kenzō Hōjō e da suo figlio Susumu.
La giovane figlia di un vecchio amico di Kenzō, Yōko Takasugi, giunge a Tōkyō dalla fredda Kanazawa per frequentare un'università femminile.
La famiglia Hōjō, a cui manca una presenza femminile, è ben contenta di ospitarla.
Tuttavia lei, invece che proseguire gli studi, preferisce iscriversi a un'accademia di polizia.
Il padre di Yōko, Shūhei, vedovo da anni, si infuria con la figlia perché preferirebbe vederla sistemata, ma non riesce mai a convircela. Shūhei non perde occasione per combinarle qualche incontro* a scopo matrimoniale affinché prenda in considerazione la possibilità di sposarsi. Ma, ovviamente, lei rifiuta puntualmente ogni approccio con i potenziali pretendenti.

*si chiama omiai ed è una pratica diffusissima in Giappone, fin dai tempi antichi.

Il puntiglio di voler entrare in Accademia è spiegato proprio dalla ragazza durante il primo episodio.
Quando era una bambina, Yōko si era smarrita in una zona di montagna ed era stata salvata proprio da un cane poliziotto. Quel ricordo ancora vivido ha alimentato nel corso degli anni il suo desiderio di diventare un'addestratrice.
Dopo essersi diplomata all'accademia di polizia, Yōko entra in una scuola di addestramento per cani poliziotto e le viene affidato un cane lupo che il Centro prende in prestito dal negozio degli Hōjō.
Il cane lupo si chiama Karl (Black nella versione italiana), probabilmente perché il nome richiama le origini germaniche della sua razza.
Assegnata al Terzo Centro di Addestramento, la testarda e determinata Yōko, una ragazza che odia perdere, soprattutto con i colleghi maschi, si trova ad affrontare, con l'aiuto del fidato Karl, vari casi legati per lo più al crimine spicciolo delle zone periferiche di Tōkyō.

Ho realizzato un collage con quasi tutti i protagonisti ricorrenti della serie. Credo manchino un paio di cani e qualche ispettore del commissariato centrale.



Superdog Black in Italia
Fatta eccezione per quello del cane protagonista, l'edizione italiana ha mantenuto tutti i nomi originali, e questa fu una manna per il sottoscritto. Infatti, in ogni puntata, dopo il titolo italiano, compariva anche quello giapponese con i relativi ideogrammi e io iniziavo a fantasticare su cosa ci fosse scritto.
Il nome "Black" suona bene, ma immagino che anche "Karl" avrebbe fatto la sua figura.
Quella dei nomi originali mantenuti anche nella versione italiana non è una cosa scontata, anzi. Alla luce di alcuni scempi che si videro all'epoca, direi che con "Superdog Black" è andata di lusso.
Un appunto va fatto sulla traduzione errata dei titoli delle puntate, modificati in maniera inspiegabile. E pensare che gli adattatori erano partiti benissimo con la traduzione del primo titolo, azzeccandolo in pieno! 
Poi, invece, ecco un adattamento a briglia sciolta, con delle traduzioni a dir poco temerarie, seppur con qualche eccezione. 
Pur essendoci di mezzo un cane, curiosamente nessuno dei titoli italiani presenta l'immancabile locuzione "...a quattro zampe".


Segnalo, inoltre, i due episodi che riguardano la trasferta di Yōko nella sua terra natale (episodi 26 e 27): la città di Kanazawa diventa Osaka. Forse gli adattatori non nutrivano molta fiducia sulla capacità mentali dei bambini italiani di adottare un toponimo mai udito prima. Evidentemente Osaka era l'unica carta giapponese spendibile oltre alle arcinote Tōkyō e Kyōto.
Spassoso è il titolo dell'episodio 25, che recita "Black elettricista". E solo perché Yōko aveva insegnato al cane lupo come spegnere e accendere gli interrutori della luce. Invece, l'episodio era incentrato sul ritrovamento di un origami.
Mentre l'episodio 30, in originale "Karl cantante", oppure "Karl che canta", anche a giudicare dal plot, suona molto meglio nell'adattamento italiano, cioè "Uno strano veterinario".

Gli episodi riportati su Wikipedia sono incompleti e alcuni non rispettano l'ordine cronologico della serie originale. Sempre stando a Wikipedia, in Italia sarebbero stati importati 32 episodi su un totale di 39.
Per ricostruire la lista, ho fatto il confronto con la titolatura presente nei 6 DVD giapponesi.
Fra le parentesi quadre ho inserito il titolo italiano, laddove era disponibile.

DVD 01
01. Il sottile legame rosso [Filo rosso]
02. Con te, a passeggio per Ginza [Un'operazione difficile]
03. L'eroe preso di mira [La figlia del capo]
04. Il grande inseguimento d'autunno [Amnesia]
05. La strada che porta al domani [Amore fraterno]
06. Rumore di passi pericolosi [Un richiamo particolare]
07. Il braccialetto d'amore [Un piccione speciale]

DVD 02
08. Colpisci! Come la fiamma! [Ostaggio]
09. Un grazioso segnale stradale [Il miracolo]
10. Il pirata della strada! [Uno strano incidente]
11. Bud, cane detective [Eroina]
12. L'avventura del bambino delle supercar [Black trova un amico]
13. Bottoni e amicizia [Il cecchino]
14. L'amore del domani [Un amore da dimenticare]

DVD 03
15. Si sente un'ocarina [Un allievo ottuso]
16. Grazie per il tuo coraggio [La terza età]
17. Karl e il gioco del volano [ ]
18. Dov'è la palla?! [Un vero amico]
19. La ninna nanna dei cagnolini [Rapimento]
20. Cane lupo pompiere a notte fonda [L'addestramento antincendio]
21. Salta, salta, coniglietto bianco [Un coniglio nel paese delle meraviglie]

DVD 04
22. Anche il mio è un cane poliziotto! [Un detective in miniatura]
23. Prima uscita in carrozzina [Carne indigesta]
24. A te la mia sincerità [Grazie Black]
25. La supplica all'origami della gru [Black elettricista]
26. Inseguimento nelle terre del nord [Yoko va in vacanza]
27. Corri nella neve! [Una traversata difficile]

DVD 05
28. Ricordi oltre le fiamme [Black perde la memoria]
29. La grande indagine canina [L'esca]
30. Karl che canta [Uno strano veterinario]
31. Il coraggio che mi hai donato [Paura]
32. Un cane che pratica il kendo?! [Un'occasione da non perdere]
33. Forza, tutti a scuola! [ ]

DVD 06
34. Saltare in un bel giorno di maggio [ ]
35. Tu sei un cane da guardia! [Baby sitter]
36. Il merlo indiano, investigatore speciale [ ]
37. Nascita di un leader canino [ ]
38. Qual è quello vero? [ ]
39. Cani poliziotto! Adunata generale! [ ]

Come finisce "Superdog Black"?
Nel penultimo episodio, uno spostato rapisce Karl e lo sostituisce con il suo pastore tedesco, a cui ha tinto il pelo di nero affinché assomigli perfettamente al più famoso cane poliziotto. Non solo. Il malvivente, aiutato dal Karl fasullo, tenta una rapina per far ricadere la colpa sul vero Karl, che dovrà dunque discolparsi.

L'ultima puntata ha un tocco di internazionalità: infatti, in Giappone giunge in incognito una V.I.P., una ragazzina di nome Laura, che viene rapita da una banda di ter
roristi. Per ritrovarla, la polizia di Tōkyō affida il caso anche a due implacabili segugi: Orff, il cane poliziotto più famoso del Giappone, e ovviamente il nostro Karl!
Inizia la grande sfida per stabilire chi è davvero il cane poliziotto più abile di tutto l'arcipelago! 
Come pensate che sia finita?

(2 - fine)

2 commenti:

  1. Devo dire che il motivo per cui non sopportavo Superdog era che fosse una serie in cui i protagonisti umani si devono affidare al cane. In effetti non sopporto nemmeno Rex e da piccino non impazzivo per Rin Tin Tin e Lassie (e per Furia).
    Però apprezzavo Spank.
    Tutto qui.

    Interessante la tua osservazione: gli adattatori non si fidavano della nostra capacità di recepire luoghi o nomi esotici. E' sempre una tiritera che spesso è utilizzata per quella censura geografica che non ho mai sopportato.
    Eppure mi sembra che con gli anni ce la siamo cavata bene, noi giapanofili.

    Allora: mi hai detto che posso suggerirti vecchi serial giapponesi da analizzare. Senti questo: "La frontiera del drago".

    Fu trasmesso nell'estate del 1981 sulla RAI all'interno del contenitore pomeridiano Fresco Fresco. L'ambientazione è cinese, ma fu una produzione nipponica sia come stile/atmosfere che come cast.
    https://it.wikipedia.org/wiki/La_frontiera_del_drago
    https://www.imdb.com/title/tt0227975/fullcredits?ref_=tt_cl_sm

    Si trova pochissimo in rete.

    Che ne dici?

    Ciao
    Giù

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    1. Ciao Giù, per me "Rin Tin Tin" era un appuntamento quasi obbligato, ai livelli di "Zorro". Credo fosse per il fascino che all'epoca esercitava il genere cowboy-indiani.
      "Superdog Black" aveva il vantaggio di venire dal Giappone e questo mi bastava, indipendentemente dalla trama.
      "La frontiera del drago" me la ricordo bene!
      Avevo persino conservato un ritaglio di un Topolino dell'epoca che ne parlava. Se lo cerco, magari risalta fuori.
      Tra l'altro, l'attore principale è Atsuo Nakamura, cioè Monjiro!
      Ricordo che, al tempo, non ragionai sul fatto che fosse una storia cinese prodotta da giapponesi. Anche se si intuiva che non fossero samurai.
      Mi organizzo e scandaglio le mie fonti. So dove reperire alcuni almanacchi giapponesi sulle serie televisive dell'epoca (immagino risalga grosso modo agli anni Settanta), e vediamo cosa salta fuori!

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