venerdì 13 gennaio 2023

Il trauma di Noroi

Rispolvero un ritaglio di giornale di qualche anno fa, precisamente del 2015, che anticipava alcune uscite cinematografiche imminenti. Cito: "...un capolavoro dell'animazione televisiva riproposto a partire da ottobre in versione computer grafica 3D."
Un capolavoro, mi domandai al tempo, mentre scorrevo le prime righe dell'articolo. Non lo ritenevo certamente un titolo capace di scuotere il mondo dell'animazione. Eppure, sono certo che il film avrà stimolato ricordi nostalgici ai giapponesi appartenenti a una certa generazione cresciuta guardando il cartone animato che lo ha ispirato.
Alcuni di loro avranno pensato "ah, come mi piacerebbe rivedere quell'anime...". Mentre, molti altri, rammentando un certo Noroi, probabilmente avranno tergiversato...

Procediamo per gradi: qual è il cartone?

Si tratta de "Le avventure di Gamba", un anime televisivo piuttosto datato che venne trasmesso dalla Nippon Television dall'aprile al settembre 1975. La regia venne affidata al grande Osamu Dezaki. Nel suo curriculum si citano "Rocky Joe", "Lady Oscar" e "Jenny la tennista", giusto per nominarne tre.
In Giappone fu un grande successo, mentre in Italia "Gamba" giunse di sfuggita, tra la fine degli anni Ottanta, credo, e i primissimi anni Novanta. Se la memoria non m'inganna, mi pare di ricordare di averlo intercettato a sprazzi su Triveneta. Comunque, che io sappia, non rimase sugli schermi delle tv locali oltre la metà degli anni Novanta. Una specie di cometa, insomma.

La sigla è in pratica quella giapponese originale senza il testo. Si sente solo il ritornello "chu-chu" -che è l'equivalente giapponese di "squitt"- che accompagna immagini e credits per tutta la durata della sigla.
So che esiste una versione cantata dei "Cavalieri del re", datata addirittura 1983, ma onestamente non l'ho mai ascoltata prima di una puntata. Forse che l'anime venne acquistato, tradotto e poi messo da parte per chissà quale ragione? O forse che l'eccessiva drammaticità della storia fece cambiare idea ai responsabili di qualche palinsesto di quelli che contano? 
Mah...
Ricordo che nei titoli di testa era riportato "regia di Idesaki Tooru", che è la lettura parecchio arbitraria (per non dire fantasiosa) degli ideogrammi di 出崎統, cioè Osamu Dezaki...
Toppare un nome, a quei tempi, pare fosse una "svista" frequente. Certo che cannare addirittura il nome del regista... e che regista, visto che in Italia, Dezaki era già noto per aver diretto degli autentici pezzi da novanta! 
Chissà come venne tradotto il resto dei dialoghi... 
Ho visto di recente le prime tre puntate (le offrono gratuitamente sul canale youtube della TMS, Tokyo Movie Shinsha, a questo indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=qGs7gPCGWMQ), e non mi è parso un giapponese complicato, anzi. 
Di nuovo, mah...

La storia originale è tratta dal romanzo per bambini 
"Bōkenshatachi Gamba to 15 hiki no nakama" (L'avventura di Gamba e dei suoi quindici compagni), scritto da Atsuo Saito
Nella versione animata, per ragioni di copione, i quindici protagonisti vennero ridotti a sette, ma questo poco importa. Inoltre, la storia raggiunge il suo apice solo dopo la ventesima puntata, quando i topi si avvicinano all'isola delle donnole. Prima, vivono una specie di odissea da un'isola all'altra, incontrando vari animali, buoni e cattivi.

Ora, qualche informazione in più sulla storia e i personaggi. 
L'occasione per aprire uno dei cassettini in cui riposano bei ricordi lontani.

[Storia]
La storia si apre in una zona di Tōkyō. Sfruttando un fiumiciattolo che sbuca nei pressi delle banchine in cui sono attraccate le navi, i topi Gamba e Bobo, desiderosi di vedere com'è fatto il mare, giungono al porto. Piove a dirotto e i due finiscono per imbucarsi nel deposito numero tre, dov'è in corso una festa di roditori.
Nel frattempo, un piccolo sorcio di nome Chuta, ferito e malconcio, bussa al portone del deposito.
Chuta supplica i presenti di aiutarlo a sconfiggere lo spietato Noroi, una gigantesca donnola bianca che, insieme ai dei seguaci, si è impadronito della sua isola natale sterminando gran parte dei topi che ci vivevano.
Tuttavia, udendo il nome Noroi, tutti i topi rimangono inorriditi e si rifiutano categoricamente di accompagnare Chuta. Alla fine, dalla massa che abbandona il deposito, si staccano cinque coraggiosi roditori, compreso Gamba, i quali decidono di aiutare Chuta e tutti insieme salpano all'avventura su un mercantile degli uomini che li condurrà verso l'isola tormentata da Noroi. 
Sulla nave incontreranno il settimo topo, Ikasama, che dopo qualche disavventura, deciderà di unirsi al gruppo...

[I personaggi]

I sette topolini:
GAMBA
è un giovane topo cresciuto a Tōkyō. Ha una personalità vivace e competitiva, è molto curioso e ha pure un carattere irascibile. Autoproclamatosi "Gambariya no Gamba" (Gamba, colui che lavora sodo), decide per primo di farsi coinvolgere in quel viaggio avventuroso.

BOBO è il migliore amico di Gamba, un topo mansueto dal pelo verde chiaro, pigro e goloso. Possiede un acuto senso dell'olfatto ed è particolarmente sensibile all'odore del cibo. Infatti, si rende utile come localizzatore di provviste durante il viaggio verso l'isola di Noroi. Si scopre pure che è un ottimo cuoco.

YOISHO è un esperto e muscoloso topo marinaio, il più grosso di tutti, che diverrà il capitano della barchetta Sailor Mouse dove i topi saliranno una volta abbandonato il mercantile degli uomini.
In passato, Yoisho venne aggredito proprio da Noroi e perse l'occhio destro. Quindi, di primo acchito, vorrebbe evitare di avventurarsi di nuovo sull'isola.
Tuttavia, colpito dallo spirito di Gamba, decide di mettersi nuovamente in gioco.
Sebbene sia un po' prepotente, è un vero leader, topo disponibile e dal cuore d'oro. Inoltre, grazie alla sua esperienza, riesce a contenere Gamba quando il giovane scavezzacollo tende a perdere il controllo.

GAKUSHA, è l'amico d'infanzia di Yoisho. Porta grandi occhiali, è ben istruito e intelligente. Soffre del complesso di avere una coda troppo corta, ma si giustifica dicendo che "una coda corta è la prova dell'evoluzione del proprietario". 
A causa del suo modo di ragionare, che mette sempre la teoria al primo posto, a volte si scontra con le decisione istintive dell'impulsivo Gamba.

IKASAMA è, come suggerisce il nome (ikasama significa truffatore), un topo bravissimo a barare, un giocatore d'azzardo che si porta sempre appresso due dadi neri. Ma, oltre al gioco, spesso li usa come fossero un'arma da lancio. 
Di tanto in tanto, lancia i dadi in quella che lui chiama una "predizione del futuro".
Topo scanzonato e spesso sarcastico, il capellone del gruppo, spesso si dimostra un personaggio compassionevole.

SHIJIN è un medico vagabondo che Gamba e Bobo incontrano per la prima volta al porto. È un topo mogio, col pelo grigio, un poco stralunato, dotato di un udito migliore rispetto agli altri compagni. Porta uno strano cappello, si ubriaca spesso e adora declamare poesie. Inoltre, ha una personalità distaccata e non gli piace combattere.

Infine CHUTA, il topolino giunto dall'isola, è il personaggio che mette in moto tutta l'avventura. È rispettoso, educato e un poco lagnoso, ma non è affatto un debole. Porta sempre con sé la mappa dell'isola infestata da Noroi e dalle sue donnole che gli ha consegnato l'anziano della sua comunità.

[L'avversario]
Ed eccoci dall'altra parte della barricata.
La parte del malvagio è concentrata praticamente su un unico personaggio, cioè Noroi.
Qualcuno se lo ricorda? Una donnola con un corpo tre volte più grande di un normale esemplare della sua specie, dal pelo bianco, candido come la neve e due fiammeggianti occhi rossi.
In molte scene appare circondato da un alone di luce abbagliante. Ha una personalità crudele, gli piace tormentare le prede, con una predilezione per i topi, che uccide a poco a poco, a volte con la forza, a volte con l'inganno.
La sua malvagità ha fatto il giro nel mondo dei sorci ed è temutissimo, alla stregua di un demone.
Può parlare la lingua dei topi e li intimidisce con le sue risate inquietanti.
Sa anche usare l'ipnosi grazie al luccichio nei suoi occhi.
Ha un senso unico della bellezza. Crede che il bianco, che è lo stesso colore del suo pelo, sia la cosa più bella del mondo. Per questo motivo si arrabbia e punisce senza pietà persino uno dei suoi sgherri quando sporca dei fiori bianchi col sangue, come se lui stesso fosse stato contaminato.

Dunque, chi è il cattivo più spaventoso nella storia degli anime giapponesi?
Ebbene, in Giappone, paese amante di graduatorie e classifiche a tutti i livelli, si dice che il personaggio di Noroi si sia piazzato sul podio della classifica dei malvagi.
Infatti, sebbene sia un personaggio animale, è conosciuto come uno dei cattivi più terrificanti nella storia dell'animazione giapponese.
Si dice che Noroi sia diventato un motivo di ispirazione di Hakumen, La Maschera Bianca, lo spaventoso demone dall’aspetto di una volpe a nove code che appare nel manga "Ushio e Tora" di Kazuhiro Fujita.
Per la generazione dei bambini che vide "Le avventure di Gamba" in TV (tra cui anche Fujita, che all'epoca aveva undici anni), pare che la donnola rappresentò un personaggio piuttosto traumatico.

A differenza del tratto con cui vennero disegnati Gamba e i suoi amici topi, paciocconi, simpatici, ingenui e sempliciotti, Noroi e le sue donnole vennero tratteggiati con linee acute, aspre, con gradazioni cromatiche inquietanti, che trasmettevano violenza pura.
Il che si aggiunge allo stile graffiante del rivoluzionario Dezaki, col suo montaggio frenetico, l'uso delle immagini in controluce, delle ombre, delle inquadrature tagliate in modo drastico, dei volti sofferenti dei protagonisti, dell'alternanza di colori vivaci e cupi.
Le donnole avevano il pelo marrone o blu scuro, gli occhi e la bocca rossi, e l'aspetto demoniaco.
Durante le puntate, pare che tra i bambini giapponesi aleggiasse sempre un senso di paura e intimidazione. Intuivano subito come Noroi fosse una creatura straordinariamente scaltra e violenta.
La stessa sensazione che si prova a vedere il ragno che si materializza quando una farfalla rimane impigliata nella sua ragnatela.
I piccoli giapponesi rimanevano impietriti. Di certo, ognuno di loro si sarà costruito la propria graduatoria dell'orrore, fatta di flash e immagini. Ma, è stato appurato che la donnola bianca rappresentò un vero trauma per la generazione dei bambini che vide quell'anime in tempo reale.

[Il trauma di Noroi]
L'autore, Atsuo Saito, pare si sia ispirato, tra le altre cose, all'episodio delle donnole sguinzagliate dall'uomo ad Hachijōjima, dopo che l'isola venne invasa dai ratti.
Perciò, delle donnole usate per sterminare i topi. Leggere di uno "sterminio dei ratti" suonerà rassicurante dal punto di vista di un essere umano. Ma dal punto di vista di un topo significa estinzione.
L'autore si mise nei panni dei topi di Hachijōjima, dicendo che per loro doveva essere stato un autentico shock. Da un giorno all'altro, all'improvviso, vennero aggrediti da un branco di donnole che iniziarono a sterminarli senza una ragione apparente.

Noroi è una creatura malvagia che generò un forte impatto sugli spettatori per svariate ragioni.
Per cominciare, le sue grandi dimensioni, più grandi rispetto al normale.
Si intuiva subito come fosse una creatura brutale a cui piaceva uccidere per il gusto di farlo.
Noroi è un fine stratega, abilissimo a creare scompiglio e a innervosire gli avversari. La sua bellezza sinistra, accentuata dalla pelliccia bianca, gli conferiva un fascino ambiguo, una bellezza maligna che lo rendeva oltremodo spaventoso.
Nella scena in cui fa la sua prima apparizione, la luna piena si staglia sullo sfondo e tutto il corpo brilla, donandogli un'aura quasi divina.

Ci sono molti tipi di "cattivi", praticamente uno in ogni anime.
Ma i più terrificanti sono quelli che agiscono in modo malvagio, senza un motivo.
Nel caso di una guerra, esistono le posizioni differenti delle due parti, mosse da ragioni più o meno condivisibili. Tuttavia, queste circostanze basilari non sono affatto rappresentate nella storia di Gamba.
Le donnole sono i nemici letali per i topi, sin dalla notte dei tempi. Dal punto di vista di un topo, la donnola è una creatura che può essere definita il "male assoluto". Noroi è una creatura che uccide i topi senza nessuna ragione apparente. La sopravvivenza dei topi è minacciata semplicemente dal fatto che egli esista.
Uccidere spinti da un motivo è, nella migliore delle ipotesi, un male relativo, ma uccidere senza una ragione è il male assoluto.
Se ci si imbatte in una presenza malvagia, che non si riesce a comprendere, è meglio non farsi coinvolgere. Ma cosa succederebbe se quella creatura fosse troppo bella e attraente? A maggior ragione, cosa succederebbe se la creatura da cui si è attratti rivelasse un carattere spietato, brutale e assoluto?
La forza e l'intelligenza da sole non possono spiegare il terrore per Noroi, che scaturisce anche dalla sua accattivante bellezza. I fiori più belli che nascondono le spine. In questo caso, il bellissimo Noroi possiede non spine, ma artigli letali che fanno a pezzi i topi.

[Il finale]
Nella battaglia finale, Noroi e le sue donnole inseguono i topi che si sono gettati in mare e sono fuggiti su un'altra isola.
Il branco di donnole aggredisce Gamba e i topi che si sono prestati a fare da esca. Ne azzannano qualcuno, ma finiscono per essere trascinate in un vortice marino. Solo Noroi sopravvive e riesce a raggiungere la spiaggia dove sono approdati con grande fatica Gamba e gli altri topi.
Smarrita la sua solita flemma, la donnola bianca si scatena con ferocia contro le prede. Ma, stavolta, oltre a Gamba, che continua a morderla, viene azzannata anche dagli altri sei topi e alla fine cede. L'enorme cadavere albino viene spazzato via dalle grandi ondate e affonda nel gorgo.

[Conclusioni]
Quella di Gamba è una storia con un alto livello di narrazione e un ritmo incalzante. Ogni personaggio è così delineato che è difficile credere che si tratti di un cartone creato più di quarant'anni anni fa.
Inoltre, è disegnato e colorato con cura e, sebbene sia un anime in teoria per bambini, anche gli adulti potranno divertirsi. Questo anime insegnò a molti bambini giapponesi che talvolta bisogna stare attenti a ciò che è troppo bello e affascinante.
Molti appassionati giapponesi lo indicano da sempre come un candidato ad entrare nella schiera degli anime da riproporre anche alle generazioni future, magari a coloro che cercano qualcosa di diverso da zombie e isekai.

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