Due giorni fa è iniziata l'edizione 2023 del Kōshien, un evento atteso con grande entusiasmo dagli appassionati di baseball. Coincidentemente, quest'anno segna anche il trentunesimo anniversario dall'esordio di "H2". In questo contesto, ho deciso di ripescare il post che gli dedicai circa una decina di anni fa, rivedendolo e correggendolo per rivivere quei momenti di passione legati a questo affascinante manga sportivo.
"H2" iniziai ad acquistarlo mensilmente a partire da giugno 1993, senza leggere alcuna anticipazione, dopo averlo scoperto per caso nel settimanale Shōnen Sunday circa un anno prima. Sebbene non sembrasse un manga innovativo, ero convinto che mi avrebbe consentito di rivivere l'atmosfera e le emozioni di "Touch".
Le scene buffe e i momenti di comicità tipici di Adachi contribuiscono a rompere la trama sportiva che fa da sfondo al consueto intreccio dell'incertezza amorosa, rendendo il manga decisamente vivace e coinvolgente. Il baseball, in particolare, è ampiamente predominante e ben descritto nei dettagli, specialmente quando si parla di Kōshien. Voglio sottolineare in particolare i disegni degli sfondi, semplicemente stupefacenti e puliti come autentiche cartoline.
La storia, sebbene semplice e in buona parte prevedibile, è ben nota, quindi non mi dilungherò ulteriormente a riguardo. Mi limiterò a segnalare alcuni aspetti grafici e di sceneggiatura che ho apprezzato.